La topografia di Bergamo è la prima cosa che scopre un visitatore, con una città bassa perfettamente pianeggiante che si erge ripida e brusca fino ai bastioni cinquecenteschi del centro storico sulla cresta della sua collina. La differenza è ancora più netta perché le strette viuzze della città nuova si snodano a casaccio tra strutture romaniche e rinascimentali, mentre le strade inferiori dritte della città vecchia sono fiancheggiate da edifici neoclassici e moderni. La maggior parte delle attrazioni turistiche si trova nella vecchia città alta, conosciuta come Città Alta.
Una funicolare collega le due parti di Bergamo, rendendo l’accesso alla vecchia cittadella molto più facile rispetto alle strade ripide e tortuose alle due estremità. Da vedere, invece, le maestose porte da cui queste strade si avvicinano alla città vecchia. Due di loro raffigurano il Leone di San Marco, a ricordare che Bergamo, come la maggior parte dell’Italia settentrionale, un tempo faceva parte della Repubblica di Venezia.
1. Città Alta
La Città Alta, o città vecchia, ha la maggior parte delle cose migliori da fare a Bergamo, con i suoi edifici medievali e rinascimentali strettamente raggruppati in cima a uno sperone roccioso. La funicolare, che porta in Piazza Mercato delle Scarpe, è il mezzo più veloce per arrivarci. Da questa piccola piazza si accede alla Via Gombito, una stradina lastricata in pietra dove si trova la Torre di Gombito, una casa-torre patrizia costruita intorno al 1100.
In basso, su Via di Porta Dipinta, si trovano le magnifiche chiese di San Michele al Pozzo Bianco e Sant’Andrea (all’interno di quest’ultima una Madonna in trono e santi del Moretto). Via Gombito, fiancheggiata da palazzi patrizi con piccole botteghe al piano strada, conduce alla graziosa Piazza Vecchia.
2. Piazza Vecchia
Questa piazza nel centro del centro storico è incorniciata da una notevole ed elegante collezione di case patrizie e dal Palazzo della Ragione (municipio). Lo scalone in pietra e la loggia di tre archi gotici (in gran parte restaurati a metà del 1500) del Palazzo della Ragione del XII secolo formano il lato superiore della piazza, adiacente all’alta torre, Torre del Comune.
Il tardo rinascimentale Palazzo Nuovo, che ospita la Biblioteca civica, delimita il lato inferiore. Al centro si trova la Fontana Contarini, circondata da leoni, e un altro Leone di San Marco veglia dall’alto. Un caffè nell’angolo superiore è un bel posto per ammirare il paesaggio.
3. Santa Maria Maggiore (Basilica di Santa Maria Maggiore)
Piazza del Duomo (piazza della cattedrale) è raggiungibile dall’arco in cima a Piazza Vecchia, e insieme ospitano alcuni dei gioielli architettonici più importanti di Bergamo. La chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita come basilica romanica nel 1137, ha un coro ornato e una torre a gradini sopra l’incrocio.
Sotto magnifici baldacchini gotici, i leoni sorvegliano le porte su entrambi i lati della cattedrale (1353 e 1360). Sulle pareti delle navate laterali e del coro ci sono bei stalli del coro rinascimentale, stucchi barocchi e arazzi del XVI secolo. La gente del posto continua a lasciare fiori freschi sulla tomba del compositore Donizetti, nato a Bergamo e qui sepolto.
4. Cappella Colleoni (Cappella Colleoni)
Non puoi saltare la facciata più suggestiva di Bergamo, che è adiacente a Santa Maria Maggiore, non appena entri in Piazza Duomo. Con una facciata riccamente ornata di marmi multicolori intarsiati, la Cappella Colleoni è un capolavoro dell’architettura del primo Rinascimento lombardo.
La cappella fu progettata da Giovanni Amadeo, che progettò anche le tombe all’interno, e fu costruita nel 1470-76 come santuario di famiglia per ospitare le tombe del condottiero Bartolomeo Colleoni e di sua figlia Medea. Nel 1732 furono aggiunti i dipinti del soffitto di Giambattista Tiepolo.
5. Pinacoteca dell’Accademia Carrara
Un palazzo che ospita l’Accademia Carrara, uno dei musei d’arte più importanti d’Italia, è raggiungibile attraverso un vicolo a gradini che scende da Porta Sant’Agostino. In un dato momento sono in mostra circa 500 dipinti e 60 sculture, scelti dalla collezione del museo di oltre 1.500 dipinti e 130 sculture.
Le collezioni comprendono opere degli artisti italiani Lorenzo Lotto, Palma il Vecchio, Giovanni Battista Moroni, Vittore Carpaccio, Jacopo e Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Girolamo Romani Romanino, Giovanni Battista Tiepolo, Tiziano, Paolo Veronese, Raffael Santi, Sandro Botticelli, Luca Signorelli e Carlo Crivelli, oltre a opere di Albrecht Dürer e Anton van Dyck.